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Lago Varese – Risanamento e Lago balneabile

Ecco il decalogo dei 5 stelle a difesa del Lago di Varese
Obiettivo: risanamento e lago balneabile

Con l’avvicinarsi delle elezioni la vecchia politica ci riprova. Essendosi accorta che il Lago di Varese può ancora essere un cavallo su cui puntare per avere molta visibilità, come se niente fosse la partitocrazia torna ad annunciare cure e rinnovati impegni di risanamento, la cui credibilità sta ormai da tempo sotto i tacchi di tutti.

Vale la pena ricordare l’utilizzo del Phoslock, sbandierato ai quattro venti, che avrebbe dovuto risanare le acque del nostro lago, costato un centinaio di migliaia di euro buttati al vento o meglio nelle acque senza ottenere alcun risultato. Ma il punto di forza della vecchia politica è proprio questo, essere certi di avere ancora qualcuno da “intortare” e appropriarsi delle battaglie dei 5 stelle (veri precursori di fondamentali campagne ambientali) per tentare di acquisirne la paternità. L’aspetto tecnico-scientifico, quello delle ragioni per cui il nostro lago sta morendo, sono evidentemente secondarie o (forse) non interessano proprio.

Infatti, non essendosi accorta che l’eutrofizzazione del Lago proveniente dal fosforo degli scarichi fognari è responsabile dello stato comatoso del nostro Lago, la vecchia politica sfoggia oggi in pompa magna ricette trite e ritrite e annuncia ovvietà mirabolanti. Da oltre un ventennio ci ripetono le stesse cose, qualcuna talmente scontata da lasciarci a bocca aperta, del tipo: “il punto fondamentale resta quello di trovare il modo di non inquinare più” (fonte: La Prealpina 29/01/2016). Il problema è grave ma non è serio verrebbe da dire parafrasando il grande Flaiano.

La verità è una sola, il lago non si risanerà (mai) se non si passerà con urgenza dalle parole ai fatti, e ogni organo istituzionale deve fare la sua parte. La vecchia politica è convinta che la sottoscrizione di rinnovati impegni dell’Associazione dei comuni rivieraschi o la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio del Lago (conditi con un po’ di alternanza ai vertici, un po’ di UE e un po’ di annunci) sia la panacea per ridare vita al nostro Lago, e magari renderlo balneabile in 5 anni come è stato annunciato dall’amministratore della Cooperativa dei Pescatori, nonché rappresentante del Comitato Scientifico del Lago.

E’ tanto che lo diciamo e qui lo ribadiamo forte e chiaro: i 5 stelle non ci stanno e vanno avanti nel loro percorso proponendo alcune concrete misure di salvaguardia e difesa della sponda varesina di competenza comunale con la speranza che l’Associazione dei comuni rivieraschi possa trovarle di buon senso e recepirle per l’intero bacino lacustre e con l’obiettivo ultimo di renderlo balneabile:

• Organizzazione di squadre (Task Force) per il rilevamento dal bacino lacustre degli scarichi rilevati sulla sponda del Comune di Varese prevedendo battute giornaliere/settimanali in coordinamento tra Servizio di Prossimità (SdP), GEV e polizia urbana.
• Organizzazione di squadre (Task Force) per interventi di contrasto (dissuasione/interdizione) del fenomeno del bracconaggio per la parte di sponda varesina. (SdP, GEV, Cooperativa pescatori, pescatori amatoriali);
• Verifica della natura degli scarichi rilevati e catalogazione in abusivi e non abusivi, inquinanti e non.
• Analisi dei reflui, provenienti dalla sponda varesina, scaricati nel Lago.
• Avviso di messa al bando (moratoria) degli scarichi inquinanti secondo una classifica di priorità.
• Obbligo (entro un anno di tempo o altro termine più restrittivo dalla Giunta) di realizzazione di impianti di depurazione (fitodepurazione ammessa) a carico delle proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo.
• Sanatoria onerosa: - ridotta se (mediante ravvedimento operoso), la proprietà su cui viene rilevato lo scarico abusivo (sponda varesina) sottoscrive l’impegno di chiuderlo entro i termini prescritti.
- intera per tutti i rimanenti scarichi.
• Divieto su tutta la sponda varesina di attracco (o partenza) con imbarcazioni dotate di motori a combustione interna.
• Introduzione di attività turistico-culturali, di pesca sportiva e di navigazione eco-sostenibile sulle sponde varesine con mezzi da diporto neutral carbon.
• Organizzazione di squadre per la vigilanza, l’osservazione e la pulizia della sponda del Comune di Varese in coordinamento tra: SdP, GEV, SalvaCittà, polizia urbana.

n.b. la problematica del collettore circumlacuale non viene qui citata poiché di competenza di organi istituzionali superiori.

Last modification: Mar 7 Giu 2016